Quando un datore di lavoro può negare i sussidi di disoccupazione?

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Anonim

Le tasse di disoccupazione sono un costo per fare affari. I fondi necessari per pagare le indennità di disoccupazione sono forniti dai datori di lavoro attraverso le imposte sui salari federali e statali o da datori di lavoro non profit o governativi qualificati che sono tenuti a rimborsare lo stato per le prestazioni pagate. L'ammontare delle imposte che un datore di lavoro paga dipende, in parte, dalle richieste presentate dai dipendenti. Un datore di lavoro può scegliere di ricorrere contro la richiesta di disoccupazione di un dipendente nel tentativo di minimizzare la responsabilità.

Datori di lavoro con esperienza

Nel caso dei datori di lavoro privati ​​a fini di lucro, le aliquote di imposta sulla disoccupazione sono influenzate dalla storia dell'esperienza del datore di lavoro. Quando un dipendente presenta una richiesta di disoccupazione, il datore di lavoro viene informato dell'azione. Il datore di lavoro può contestare la richiesta sostenendo che il ricorrente dovrebbe essere squalificato sulla base del fatto che il ricorrente non ha lavorato abbastanza settimane per qualificarsi per i sussidi, che il ricorrente è stato licenziato per causa o che il ricorrente ha dato le dimissioni anziché essere licenziato.

Datori di lavoro per il rimborso dei costi

I datori di lavoro senza scopo di lucro hanno la possibilità di diventare datori di lavoro che rimborsano i costi. I datori di lavoro per il rimborso dei costi sono esenti dalle tasse federali di disoccupazione, ma devono rimborsare i fondi statali, dollaro in dollari, per le indennità di disoccupazione pagate ai loro dipendenti.

Possibili motivi per un ricorso

Sebbene ci possa essere qualche variazione da stato a stato per quanto riguarda i ricorsi, in generale, i datori di lavoro possono essere sollevati dai riaddebiti associati a un reclamo se il ricorrente ha lasciato il lavoro senza una buona causa connessa con il lavoro; il ricorrente è stato dimesso per condotta scorretta relativa al lavoro; la separazione era causata da una malattia medicalmente verificata del ricorrente o del figlio minore del ricorrente; il ricorrente ha lasciato un lavoro part-time per accettare un impiego che si riteneva ragionevolmente prevedesse un aumento del salario; la separazione è stata causata da un disastro naturale; il datore di lavoro fu chiamato a svolgere un servizio militare attivo; il ricorrente ha lasciato il lavoro a causa di una situazione documentata di violenza domestica; il richiedente non può svolgere fisicamente il lavoro e riceve benefici di invalidità.

Facendo appello a un reclamo

I datori di lavoro dovrebbero valutare attentamente se fare ricorso contro un reclamo di disoccupazione. Se un reclamo viene presentato in appello, il Dipartimento del lavoro dello stato considera le ragioni e le circostanze che circondano la separazione di un dipendente e prende una decisione. Esistono tre tipi di separazioni. Se il dipendente viene licenziato, non vi sono motivi per presentare ricorso. Se il dipendente viene dimesso, verranno prese in considerazione le circostanze relative allo scarico. Se il dipendente si licenzia volontariamente senza causa legata al lavoro, il datore di lavoro può essere sollevato dalla responsabilità relativa al reclamo.